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Prestiti e mutui fra privati o da istituti. Confronto

Anche se sembrerebbe strano a dirsi, lo stato penalizza i prestiti e i mutui fra privati.
Mentre infatti per i prestiti e i mutui erogati dagli istituti di credito il totale dell' imposta è dello 0,25%, l'imposta di registro per i mutui o io prestiti fra privati è del 3% sull'importo del capitale , salvo che che le parti intendano risparmiare violando l'obbligo di registrazione. Tuttavia come accade di solito è bene considerare che in seguito potrebbero dover pagare una multa qualora vi sia una causa giudiziaria. A questa spesa dobbiamo aggiungere un' imposta del 2% ull'importo della garanzia concessa.
Inoltre non è prevista alcuna detrazione dall' irpef come nel caso dei prestiti o mutui con istituti di credito.
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3 commenti:

  1. senzatempo4 luglio 2009 alle ore 09:14

    come previsto, troviamo nei concetti esposti nel soprastante articolo, la conferma alle mie supposizioni, dichiarate in altra pagina, circa l'efficacia e l'effettiva volontà di contrastare il mondo (poco) sommerso dei prestiti ad usura.
    infatti, oltre alle complicazioni e difficoltà create dalle banche, anche il governo ci mette lo zampino pretendendo anche un cospicuo "pizzo" da persone che tentano l'ultima carta prima di recarsi dall'usuraio.
    certo, le banche devono cautelarsi, sottoponendo ai raggi X anche chi è già arrivato allo stremo delle risorse finanziarie, non trovando ovviamente nessuno dei requisiti richiesti.
    ed allora, non prendiamoci in giro, e smettiamola di decantare queste misure antiusura, che alla fine concedono l'accesso ai finanziamenti solo a quanti possono dimostrare un buon reddito ed un pulito trascorso finanziario.ma a queste condizioni non c'era affatto bisogno di misure speciali, qualsiasi banca o finanziaria avrebbe potuto benissimo assolvere il compito.
    (è tutta propaganda politica?)
    sarebbe molto interessante ricevere delle risposte esaustive.
    salve a tutti rosario

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    Risposte
    1. Anonimo22 maggio 2012 alle ore 17:05

      Tu presteresti soldi di tasca tua a chi non ha reddito?
      Al massimo gli e li regali e basta. Fai prima e risparmi di avvocato.

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  2. Anonimo24 maggio 2012 alle ore 00:27

    La cosa serve per fare concorrenza alle banche che diversamente la farebbero da padrone come nelle assicurazioni.

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