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Legge Sabatini 1329/65 e Sabalease o Saba-Leasing

La legge Sabatini è nata per incentivare e favorire gli acquisti tramite finanziamenti da parte delle piccole e medie aziende.
Tale legge prevede la possibilità di acquistare beni strumentali sino a 2.400.000 euro e il vantaggio rispetto alle diverse tipologie di finanziamento agevolato alle aziende st nel fatto che oltre a offrire un tasso vantaggioso offre la possibilità di dilazionare l'investimento fino a 7 anni (di cui massimo 2 di pre-ammortamento).
L'apertura di una pratica di questo tipo va effettuata presso una banca concessionaria.


Il SabaLease o Saba-Leasing non è altro che l'unione fra la Legge Sabatini con operazioni in leasing. In questo modo l'acquisto di beni e macchinari, secondo la zona, può essere assolto al 100% dai fondi pubblici così da favorire lo sviluppo aziendale nelle aree meno avanzate.


Verde=Aree Ob.1 100% del tasso
Rosso=Aree 87.3c 60% del tasso
Blu =Resto d'Italia 40-50% del tasso

Imposta sostitutiva leasing

Entro il 31 marzo 2011 dovrà essere versata un'imposta sostitutiva delle ipotecarie e catastali per tutti i leasing in essere all'1 gennaio 2011, come quanto prevede l’emendamento di stabilità in tema di regime delle imposte indirette sulle operazioni immobiliari.
Le imposte di registro, ipotecarie e catastali saranno dovute in misura fissa.
L'agevolazione è rivolta alle imprese di locazione finanziaria, alle banche ed agli intermediari finanziari.

Per parificare la situazione di tutti i contribuenti e per evitare salti d'imposta, tale emendamento introduce un'imposta sostitutiva delle imposte ipotecarie e catastali dovuta per tutti i leasing immobiliari in corso di esecuzione all'1/1/2011 e che sarà da versare entro il 31/3/2011.
L'imposta sostitutiva sarà regolamentata da un apposito emendamento, il quale prevede già l'individuazione della misura. La stessa infatti, sarà da quantificare partendo dalle misure in vigore, riducendole del 4% e moltiplicandole per gli anni della durata residua del contratto.
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Formula per il calcolo della rata del leasing. Esempio auto

Nello stipulare un contratto leasing (o locazione finanziaria) si immettono una serie di varianti : tipo di acquisto, sconto avuto dal rivenditore , eventuale anticipo erogato, costi accessori ,Iva che ne determinano l’ammontare della rata leasing che periodicamente bisogna pagare.

Perciò nel calcolare tale rata procederemo tenendo in considerazione una serie di voci che ne determineranno con una certa esattezza il suo preciso valore.
Teniamo presente al fine di capire meglio cos’è un leasing che il bene comprato con tale finanziamento non è di proprietà del richiedente ma poiché la società che ha emesso il leasing paga il rivenditore del bene ne è il proprietario. Colui che ha richiesto il leasing diverrà proprietario di tale bene soltanto alla fine dell’ ultima rata.
Adesso procederemo a comprendere come si calcola la rata leasing.
Innanzi tutto terremo in considerazione alcune voci:
Se ad esempio stipuliamo un leasing per comprare un'auto che possiede un prezzo di listino di 16.000 euro (senza IVA) , ottenendo uno sconto di 1500 euro, paghiamo un anticipo di 3500 euro, con un numero delle rate di 36, e il valore residuo finale al termine dei 36 mesi che è il 40% del prezzo di listino (6400 euro). da questa prima fase allora otterremo:
(16.000-1500-3500-6400) : 36 = 115 euro
Adesso andremo a calcolare gli oneri fiscali che nel caso dell’acquisto di un auto si determinano tenendo in considerazione il capitale finanziato, che consiste nella somma iniziale aggiunto al valore residuo finale per il lease factor (che è un coefficiente ottenuto dividendolo per 2400 il tasso nominale di interesse annuo, su qualsiasi numero di rate.
Se il tasso annuo è il 9% allora per ottenere tale lease factor faremo:
9 : 2400 = 0.00375
In questo modo otterremo gli oneri fiscali da abbinare alla rata, facendo un ultimo passaggio che tiene in considerazione la somma finanziata al netto di sconti e anticipi, otterremo:
(11000+ 6400) × 0.00375 = 65.25 euro
In ultimo ci prodigheremo ad aggiungere l’IVA che è del 20% e corrisponde a 36.05 euro (dato da (115+65.25)×20%
Di seguito non ci rimane che sommare:
115+ 65.25 +36.05 = 216,3 euro

Che rappresenta la rata finale, ovviamente le varie detrazioni si calcolano in base alle variabili introdotte nel leasing (anticipi,sconti, la detrazione dell’IVA) e che di conseguenza diminuiranno tale rata.
C’è da dire che qualora si stipuli un contratto leasing per l’acquisto di immobili o macchinari non si calcola il coefficiente lease factor ma per via dell’ammortamento finanziario classico (alla francese) a rate anticipate costanti, tasso fisso, quote di interessi decrescenti o quote di capitali crescenti.

Approfondisci con la Definizione di leasing

Convenienza del leasing immobiliare contro un mutuo

Il Leasing immobiliare, fra le forme di leasing esistenti, rappresenta nel nostro Paese il segmento più rilevante. Può essere erogato sia per immobili già costruiti, sia per edifici in fase di costruzione. La maggiore flessibilità dei parametri di ammortamento lo rende infatti spesso più vantaggioso del mutuo che, fatta eccezione per le oscillazioni garantite dal tasso d’interesse variabile, è dotato di un’impostazione più rigida rispetto al leasing.

Il periodo di ammortamento dei canoni può variare da un termine minimo di 96 ad uno massimo di 240 mesi, anche se solitamente non si superano mai i 144 mesi.

La maggiore convenienza del mutuo rispetto al leasing si avrà quindi solo in caso per periodi di ammortamento molto lunghi. Il leasing, in quanto forma di finanziamento più flessibile, si adatta bene alla maggiore o minore disponibilità di liquidità da parte dell’investitore. Il punto di partenza è infatti la maxirata iniziale che oscilla tra il 10 ed il 30 %. Maggiore sarà la maxirata da versare minore sarà il tasso dei canoni mensili e di conseguenza minore risulterà essere la somma corrispondente al riscatto finale che varia dal 1 al 30 %.

Un altro indiscutibile vantaggio del leasing immobiliare rispetto al mutuo è di natura prettamente fiscale, in particolare per il sistema azienda. Con il mutuo infatti il fisco permette la deduzione degli interessi ma non della quota di capitale. Mentre in caso di leasing con durata di almeno 8 anni i canoni mensili sono interamente deducibili.

Inoltre, le normative emanate dal Ministero delle Finanze rendono, da alcuni anni, questa forma di finanziamento più vantaggiosa anche per i privati e non solo per il mondo delle imprese. Dall’agosto 2005 infatti, la società di leasing che acquista un immobile incaricata da un privato potrà detrarre l’IVA. In questa risoluzione è stabilito che: “ possono essere assimilate alle imprese che hanno per oggetto esclusivo o principale dell’attività esercitata la costruzione o la rivendita dei fabbricati o le porzioni di immobili”. Questo darà al cliente la possibilità di usufruire dell’immobile, senza esserne proprietario fino al termine del contratto di leasing. Inoltre non sarà costretto a dichiarare rendite catastali tassabili e non dovrà pagare l’imposta del 2 % prevista sui mutui per la casa.

Mutuo leasing per le aziende che acquistano immobili

Il mutuo leasing è una formula di mutuo riservata alle aziende che acquistano immobili per uso lavorativo. Può essere usato per acquistare, costruire o ristrutturare immobili e permette una maggiore possibilità di ammortamento rispetto ai piani tradizionali e dei tempi di restituzione che possono,se lo vogliano, non superare i 100 mesi. I * canoni, se sono per almeno 8 anni, possono essere deducibili per intero.
Un po' meno vantaggiosa è la situazione per i professionisti o i lavoratori autonomi, i quali possono dedurre dal reddito solo il valore catastale del bene

Definizione di cosa è un Leasing e come funziona. Strumentale e Immobiliare

Il leasing è un contratto di finanziamento che consente l’utilizzo di un bene strumentale atto all’esercizio della propria professione o attività imprenditoriale. AL termine del contratto è possibile acquistare il bene versando al contraente una cifra inferiore al valore di mercato del bene.
Il leasing strumentale riguarda l'acquisto di strumenti di lavoro di qualsiasi natura.
Il leasing immobiliare riguarda invece l'acquisto di immobili per finalità aziendali.

In questa forma contrattuale vengono coinvolti 3 attori sociali:

* Il fruitore – Colui che sceglie ed utilizza il bene e che può riscattarlo al termine del contratto.


* Il concedente – La società di leasing che conserva la proprietà del bene fino all’eventuale riscatto del fruitore possibile solo a conclusione del contratto.


* Il fornitore – Colui che vende il bene alla società di leasing


I vantaggi del leasing sono molteplici:

* Permette la fruizione del bene senza impegnare la somma di denaro necessaria all’acquisto, si intende al prezzo di mercato.
* E’ una forma di finanziamento che consente un’alta flessibilità potendo adattarsi alle diverse esigenze del cliente.
* Come precedentemente descritto, rispetto al semplice noleggio, permette di acquisire il bene al termine del contratto.
* Permette il frazionamento dell’IVA nei canoni periodici.


Gli elementi che compongono un contratto di leasing sono:

* Modalità di pagamento del fornitore da parte della società di leasing.
* Costo del bene più IVA
* Durata del contratto che dipenderà dalla tipologia di bene. Almeno 8 anni per il leasing di un immobile, da 24 a 60 mesi per veicoli commerciali e autoveicoli, da 30 a 60 per attrezzature, impianti e macchine utensili ed altri beni strumentali.
* Canoni periodici. Di solito è mensile ma può avere anche una diversa periodicità.
* Anticipo versato al momento della stipula del contratto.
* Valore di riscatto del bene che solitamente ammonta all’1% del costo originario del bene.
* Spese assicurative e di istruttoria.

Vedi anche Esempio rata leasing Auto


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